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Come deve essere strutturata e che cosa deve riportare la Relazione Tecnica di supporto al documento di valutazione del rischio CEM (D.2)?

Si fornisce di seguito uno schema di riferimento per la stesura della Relazione Tecnica nel rispetto delle indicazioni previste dalle norme CEI 211-6 e 211-7, dallo standard EN 50499 e dalla Guida non vincolante di buone prassi per l’attuazione della direttiva 2013/35/UE relativa ai campi elettromagnetici.

Premessa

-               Obiettivo della valutazione.

-               Luogo e data della valutazione.

-               Gruppo di valutazione (ovvero professionisti responsabili della valutazione).

-               Luogo/reparto di lavoro.

-            Caratterizzazione del luogo di lavoro con individuazione degli apparati in grado di emettere campi elettromagnetici e delle posizioni di lavoro (layout, tipo di sorgente, fabbricante della macchina/dispositivo, ecc).

-              Definizione delle principali caratteristiche delle sorgenti di campo e in particolare potenza e frequenza di emissione (acquisire indicazioni riportate sui libretti di uso e manutenzione, dati costruttore, ecc).

-               Lista degli eventuali standard riferibili agli apparati.

-               Descrizione delle condizioni di utilizzo dell’apparato: processi di lavoro, tempi di esposizione, posizioni dei lavoratori rispetto all’apparato durante le fasi che comportano esposizione ai CEM.

-               Elenco lavoratori professionalmente esposti / mansioni.

-               Indicazioni inerenti le misure di tutela e le precauzioni da mettere in atto tratte da:

1.    Banca dati CEM del Portale Agenti Fisici (allegare stampe pertinenti): queste devono essere prese in esame se presenti.

2.    Manuale di istruzioni ed uso del costruttore (allegare estratto).

N.B.  le indicazioni fornite dal costruttore -qualora presenti nel manuale- devono necessariamente essere prese in esame ai sensi dell'art. 209 comma 1 del D.lgs. 81/08

Qualora non siano effettuate misurazioni o calcoli passare al punto 4

1.  Nel caso siano effettuate misurazioni

Come traccia possono essere usati i moduli pubblicati nel Portale Agenti Fisici alla sezione “Documenti per la fornitura dati” e comunque devono essere indicati:

-               Caratteristiche della strumentazione di misura e riferimenti dell’ultima taratura, allegando il certificato di taratura;

-               Posizioni di misura (layout);

-               Condizioni della sorgente durante la misura: le misure devono essere effettuate nelle condizioni di utilizzo della macchina più sfavorevoli tra quelle operative, e laddove ciò non sia possibile nelle diverse modalità operative. In ogni caso le condizioni in cui sono state prese le misure (posizione dell’operatore, posizione degli altri lavoratori oltre l’operatore, tempo speso nelle postazioni, operazioni, manutenzione e riparazione a distanze dalle sorgenti inferiori a quelle raccomandate dalle istruzioni delle ditte fabbricanti, ecc.) devono essere descritte con il massimo dettaglio;

-               Durata delle misure.

2.  Nel caso vengano effettuate valutazioni tramite calcolo

Nel caso di valutazioni dosimetriche dovranno essere specificati:

1. Software e data-base anatomico utilizzato

2. Condizioni della sorgente nella modellizzazione.

Nel caso di stime di esposizione CEM irradiati nell’ambiente dovranno essere specificati:

1. parametri descrittivi della sorgente

2. condizioni di funzionamento

3. formule usate per la stima dei campi emessi

4. geometria espositiva utilizzata ai fini del calcolo.

 

3.  Risultati delle misure/dei calcoli

-        Valori misurati e/o calcolati con indicazione dell’incertezza di misura

-        Indicazione della natura della grandezza misurata o calcolata (es: picco ponderato; indici percentuali; valori rms, media spaziale/temporale, ecc.).

-        In relazione al tipo di sorgente ed alla utilizzazione dei risultati, può essere opportuno elaborare questi ultimi in modo da poterli presentare in termini di: andamenti temporali dei valori globali a banda larga in funzione del tempo e/o della distanza dalla sorgente; spettri in frequenza.

-        Risultati di analisi puntuali in ambienti/locali particolari (es. sorgenti di piccole dimensioni e/o campi molto variabili etc.).

-        VA o VLE considerato.

4.  Conclusioni con indicazione delle misure di prevenzione e protezione

Sono qui da riportare:

-               la zonizzazione;

-               la descrizione della segnaletica da apporre ai fini della zonizzazione;

-                i dati di esposizione individuali per i soggetti che accedono alle ZONE 1-2;

-               le modalità di lavoro da adottare nelle differenti condizioni operative per:

1.    i lavoratori esposti per motivi professionali ai fini del rispetto dei VA/VLE;

2.    i lavoratori non esposti per motivi professionali ai fini di garantire per detti lavoratori il rispetto dei requisiti di protezione previsti per la popolazione generale;

-              le eventuali situazioni in cui è riscontrabile il superamento dei VA e/o VLE e le modalità operative da adottare per prevenire che ciò accada, anche sulla base di quanto riportato nel manuale di istruzioni ed uso del macchinario e/o nella banca dati CEM del Portale Agenti Fisici;

-              gli interventi suggeriti (strutturali, tecnici e/o procedurali) ai fini della riduzione e del controllo del rischio di esposizione a CEM, anche sulla base di quanto riportato nel manuale di istruzioni ed uso del macchinario e/o nella banca dati CEM del Portale Agenti Fisici;

-              le procedure di corretta installazione e manutenzione del macchinario in relazione alla riduzione ed al controllo dell’esposizione a CEM indicati sul manuale di istruzioni ed uso del macchinario, inclusi i protocolli di manutenzione preventiva e periodica se di interesse ai fini del controllo dell’esposizione a CEM;

-              Scadenza / periodicità della valutazione del rischio professionale da esposizione a CEM.

N.B. Il Documento redatto a conclusione della valutazione del rischio sulla base della Relazione Tecnica deve essere datato, firmato dal gruppo di valutazione e contenere quanto indicato all’art.28 comma 2 ed in particolare il piano delle azioni per la riduzione del rischio.

 

Zonizzazione (distanze di sicurezza in metri)                                        

Si raccomanda di indicare:

a)  I dati di esposizione individuali per i soggetti professionalmente esposti;

b) Le modalità di lavoro da adottare nelle differenti condizioni operative per:

•      i lavoratori professionalmente esposti ai fini del  rispetto dei VA/VLE

•      i lavoratori non professionalmente esposti ai fini di garantire per detti lavoratori il  rispetto dei livelli di riferimento per la popolazione generale;

c) Le eventuali situazioni in cui è riscontrabile il superamento dei  VA e/o  VLE e le modalità operative da adottare per prevenire che ciò accada anche sulla base di quanto riportato nel manuale di istruzioni ed uso del macchinario e/o  nella banca dati CEM del Portale Agenti Fisici;

 d) Gli interventi suggeriti (strutturali e/o procedurali) ai fini della riduzione e controllo del rischio CEM anche sulla base di quanto riportato nel manuale di istruzioni ed uso del macchinario e/o nella banca dati CEM del Portale Agenti Fisici;

Il Documento redatto a conclusione della valutazione del rischio sulla base della Relazione Tecnica deve essere datato e contenere quanto indicato all’art.28 comma 2 ed in particolare il piano delle azioni per la riduzione del rischio. 

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