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B.7 Come misurare il rumore impulsivo e come tenerne conto in sede di valutazione del rischio?

È noto che esposizioni anche di breve durata a suoni intensi e di durata inferiore ad 1 secondo, seguiti da un periodo di quiete - detti suoni impulsivi o impattivi - possono causare danni all'apparato uditivo. Tali rumori sono generalmente generati da esplosioni o impatti.

Attualmente non esiste alcun descrittore matematico in grado di definire univocamente la presenza di suoni impulsivi.

Viceversa, ai fini della protezione dell’udito e la scelta degli appropriati DPI uditivi, la norma UNI EN 458 – Appendice B1 fornisce la classificazione delle sorgenti di rumore impulsivo riportata in tabella B.1. Tale classificazione consente una corretta valutazione del rischio derivante dall’esposizione occupazionale a rumore impulsivo, garantendo il corretto dimensionamento dei DPI-u per i lavoratori esposti.

 

Tabella B.1 - Classificazione tipologie rumore impulsivo ai fini della corretta scelta DPI-u (norma UNI EN 458 – Appendice B1)

 

Tipo di rumore

Intervallo di frequenza

Sorgenti di rumore

Tipo 1

Quando la maggior parte dell'energia acustica è distribuita negli intervalli delle frequenze più basse

pressione della punzonatrice

scossa per compressione

esplosivo (1 kg)

esplosivo (8 kg)

Tipo 2

Quando la maggior parte dell'energia acustica è distribuita tra le frequenze medie e più elevate

pistola chiodatrice

maglio per fucinatura pesante

pistola punzonatrice

martello (acciaio)

martello (alluminio) fucile

fuoco di prova

Tipo 3

Dove la maggior parte dell'energia acustica è distribuita nelle frequenze più elevate

Pistola

pistola (leggera)

pistola (pesante)

 

La pressione acustica di picco (Lpicco,C) è il descrittore che consente di descrivere l’esposizione rumore d’impulso ai fini della valutazione e prevenzione del rischio uditivo.

La normativa prevede che la misurazione dell’esposizione a rumore impulsivo, al fine del confronto con i VA/VLE, avvenga mediante il seguente percorso:

  • determinazione del Lpicco,C, per la quale si utilizza l’impulso di massima ampiezza fra tutti quelli generati dalla sorgente in esame prevedibili;

  • il livello Lpicco,C così misurato, comprensivo dell’incertezza, deve essere confrontato con i valori di azione (135, 137 dB(C)), e con il valore limite (140 dB(C)) previsti dall’art.189 del D.Lgs.81/2008.

È da tener presente che per poter misurare correttamente tale parametro in prossimità delle sorgenti altamente impulsive è necessario disporre di strumentazione dedicata e di tecniche di misura ad hoc.

In assenza di disponibilità di strumentazione idonea e procedure specifiche per il rumore impulsivo, quando ci si trova a dover valutare il rischio per tali tipologie di sorgenti ed è necessario individuare comunque le appropriate misure di tutela e DPI da utilizzare, si raccomanda di effettuare la valutazione facendo riferimento alle tabelle B.1 e B.2 qui riportate o utilizzando i dati reperibili nella banca dati RUMORE del Portale Agenti Fisici.

 

Tabella B.2 a) Sorgenti di rumore con elevati valori di picco Lpicco,C (tratta da Guida non vincolante di buone prassi per l’applicazione della direttiva 2003/10/CE del Parlamento europeo e del Consiglio sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (rumore))

Fonti di rumore con livelli elevati di pressione di picco

Fonte di rumore

Livello di pressione acustica in dB

 

LCPeak

LAImax

LAFmax

LAeq

(LA,1s)

Macchina per la forma dei tacchi nelle calzature

111

97

93

85

 

Impianto d’imbottigliamento (a ciclo continuo)

120

105

101

92

 

Martello perforate rotatorio

118

126

100

110

99

108

96

100

 

Martello pneumatico

123

110

109

106

 

Chiodo conficcato nel legno:

sparachiodi ad aria compressa

martello a mano

 

130

120

 

108

103

 

105

100

 

91

90

 

(97)

 

Borchiatrice

130

149

108

126

104

122

-

-

(96)

(111)

Operazione di raddrizzamento

134

140

114

126

111

123

96

107

(103)

(115)

Pressa eccentrica (10t)

123

107

102

91

 

Cesoie e ghigliottina

138

120

115

-

(107)

Silos di carico per pesanti sezioni di acciaio

136

127

125

-

(120)

Maglio da forgia:

maglio di caduta libera (750 kg)

martello a mano

 

144

144

 

126

126

 

118

122

 

100

113

 

(110)

(115)

Palificazione con battipalo diesel

133

116

113

102

 

Tabella 2.1 Fonti di rumore di pressione acustica di picco: Livello di pressione acustica in dB

BIA Berufsgenossenschaftliches Istitut für Arbeitsschutz (Istituto Tedesco per la sicurezza sul lavoro)

La valutazione del rumore impulsivo dovrà portare alla corretta scelta di idonei DPI-u, che dovranno essere principalmente dimensionati in relazione alla riduzione del livello Lpicco,C (vedi FAQ C.9).

La misura degli elevati valori di picco prodotti dalle sorgenti di rumore precedentemente indicate richiede strumentazione specifica. È da tener presente che la maggior parte dei fonometri in classe 1 di comune impiego garantisce il funzionamento per livelli di pressione sonora fino a 145 - 150 dB(C) e linearità di risposta per misure di livelli di pressione sonora fino a circa 140 dB(C). Per poter misurare livelli sonori di maggiore intensità è necessario disporre di microfoni specifici a bassa sensibilità e della possibilità di incrementare l'estremo superiore dell'intervallo di misura del fonometro fino a 150- 170 dB, in relazione al tipo di sorgente di interesse (vedi tabella B.2). Ciò può essere realizzato tipicamente utilizzando microfoni da 1/4" invece dei tradizionali microfoni da 1/2", accoppiati a fonometri con appropriato range di misura. In tal modo è possibile misurare livelli di pressione sonora fino 160–170 dB. È da tener presente che i microfoni a bassa sensibilità sono maggiormente sensibili alle vibrazioni. È pertanto raccomandato predisporre un buon sistema di isolamento dalle vibrazioni per il microfono ed il cavalletto laddove possano verificarsi importanti vibrazioni strutturali.

È da tener presente che suoni altamente impulsivi e di elevata intensità possono avere elevate componenti alle alte frequenze. Le curve A e C dei fonometri sono definite fino a 20 kHz. La corretta misura dei segnali impulsivi di elevata intensità richiede di filtrare il segnale con un ulteriore filtro passa basso per tagliare le frequenze superiori a 20 KHz.

Infine, per livelli di pressione sonora dell'ordine di 170 dB (esplosioni, missili etc.) possono essere utilizzati sensori alternativi al posto del microfono, quali idrofoni o altre tipologie di trasduttori, che andranno opportunamente tarati.

In relazione alla prevenzione degli effetti non uditivi, è da considerare che per suoni regolari e altamente impulsivi, ci sono prove che a parità di esposizione sonora (LAeq) il disturbo provocato da suoni impulsivi e' maggiore di quello causato da rumore che non abbia caratteristiche di impulsività. Pertanto ai fini della valutazione del disturbo da rumore impulsivo, il D.M. 16/3/1998, applicativo della Legge Quadro 447/95 sull’inquinamento acustico, penalizza i rumori impulsivi, e fornisce il seguente criterio di caratterizzazione dell'impulsività:

  • evento ripetitivo (almeno 10 eventi in un’ora);

  • differenza tra LAImax e LASmax > 6 dB;

  • durata dell’evento a – 10 dB dal valore LAFmax < 1 s;

dove LAImax, LAFmax e LASmax sono, rispettivamente, i livelli di pressione sonora massimi ponderati A e misurati con le costanti di tempo Impulse, Fast e Slow.

In presenza di rumore impulsivo è sempre opportuno analizzare, oltre il rispetto dei VA e VLE per la prevenzione degli effetti uditivi, anche gli aspetti inerenti il comfort acustico, in relazione alle differenti attività svolte in aree di lavoro ove tale rumore è immesso.


 

 


 

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