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PREVENZIONE E PROTEZIONE

 

Un adeguato controllo del rischio presuppone la riduzione o l’eliminazione dell’esposizione alle vibrazioni al sistema mano-braccio. È anche possibile adottare provvedimenti per ridurre le probabilità di contrarre o aggravare una specifica patologia. Perché il controllo sia efficace può  risultare necessaria l’applicazione di metodi diversi. Nel seguito si esaminano le principali misure tecniche e organizzative su cui impostare la definizione di adeguate misure di prevenzione e protezione, da inserire e specificare nel documento di valutazione dei rischi, come previsto dall'art. 182 del  D.lgvo 81/08.

a) Scelta delle attrezzature

Occorre assicurarsi che l’attrezzatura scelta o destinata alla specifica attività  non esponga a livelli di esposizione eccessivi rispetto ai livelli più bassi concretamente conseguibili. A tal fine è possibile verificare se nella banca dati vibrazioni del presente  Portale siano contenute analoghe attrezzature che espongano a livelli di vibrazione significativamente inferiori. E' inoltre necessario verificare che l'attrezzatura sia adatta alla lavorazione e consenta di svolgere efficacemente il lavoro. L’uso di un’attrezzatura inadatta o inefficace prolungherà notevolmente la durata del lavoro, esponendo i lavoratori alle vibrazioni oltre il tempo necessario. 

Una selezione accurata del materiale di consumo  (ad esempio, abrasivi per smerigliatrici e levigatrici) o degli accessori ad esempio, punte di trapano, scalpelli o lame di seghe) può influire sull’esposizione alle vibrazioni.

Alcuni fabbricanti forniscono accessori progettati in modo da ridurre l’esposizione.

Per essere costantemente aggiornati sugli utensili, sul materiale di consumo e sugli accessori disponibili occorre informarsi regolarmente presso:

  •  i fornitori delle attrezzature

  •  le pubblicazioni professionali

b)  Progettazione e assetto del posto di lavoro

Staffe e maniglie antivibranti

Staffe e accessori simili dotati di montature antivibrazioni possono far sì che non si debbano impugnare elementi vibranti.

Maniglie “antivibrazioni” possono ridurre le vibrazioni, ma una scelta sbagliata di questo tipo di dispositivo può, al contrario, aumentarle; vanno pertanto utilizzate solo maniglie approvate dal fabbricante.

Materiali flessibili

Il rivestimento delle maniglie antivibrazioni in gomma o altro materiale flessibile può migliorare il confort, ma non riduce in maniera significativa le vibrazioni alle frequenze che gravano maggiormente nel calcolo dell’esposizione. Se non oculatamente scelti, i materiali flessibili possono amplificare le vibrazioni a determinate frequenze e, in sostanza, aumentare l’esposizione.

Forze di presa e di spinta

Riducendo le forze di presa o di spinta esercitate dalla mano si riduce l'assorbimento delle vibrazioni trasmesse alla mano e al braccio dell’utilizzatore ed il conseguente rischio espositivo.  Tale riduzione non è quantificabile con la misura dell'esposizione a vibrazioni in termini di accelerazione ponderata in frequenza, essendo questa grandezza un parametro cinematico con cui non è possibile valutare la differenza nell'energia meccanica effettivamente assorbita dal sistema mano braccio nell'impiego dello stesso strumento vibrante,  a seguito di una  maggiore o minore forza di prensione.

Tali forze  intervengono all’atto di sorreggere l’utensile o il manufatto, azionare o guidare la macchina o se il ritmo di lavoro si intensifica. Se gli strumenti scelti sono inadatti, gli interventi di manutenzione insufficienti, la formazione scarsa o l’assetto della postazione di lavoro inidoneo occorrerà esercitare forze reali superiori al necessario per poter operare in efficienza. E' compito e cura del personale che valuta il rischio vibrazioni esaminare se tali forze sono ottimizzate o se sia il caso di attuare appropriate misure di tututela per ridurre le forze di presa e di spinta.

Per ridurre le forze di presa e di spinta è possibile attuare alcune soluzioni:

  •  nel levigare a mano pezzi pesanti su molatrici a colonna, l’utilizzo di una superficie per appoggiare il pezzo consentirà al lavoratore di guidarlo semplicemente fino alla mola invece di sopportarne l’intero peso;

  •  possono essere applicati tendicatena (cosiddetti bilancieri) e manipolatori per sostenere utensili vibratori, ad esempio perforatrici, molatrici, avvitatori, inchiodatrici (in taluni casi) e scalpelli pneumatici, evitando all’operatore di sostenere il peso dell’utensile;

  •  modifiche della struttura e del materiale della superficie di presa di una molatrice possono consentire all’operatore di esercitare una forza di presa minore per sostenere e azionare l’utensile;

  •  l’utilizzo di tecniche quali il taglio degli alberi con attrezzature da banco, in cui la motosega scorre lungo il tronco durante la potatura, invece di dover continuamente sorreggere tutto il peso dell’attrezzo.

c) Politica degli acquisti

Occorre assicurarsi che il servizio acquisti applichi una strategia di approvvigionamento di attrezzature adatte, che tenga conto sia dell’emissione di vibrazioni che delle esigenze operative.

Oltre a selezionare utensili cheespongano a ridotti livelli di vibrazioni la scelta degli utensili va operata nel rispetto dei principi ergonomici e tenendo presenti altri fattori di rischio, quali:

  •  il peso dell’utensile,

  •  il modello e il confort di eventuali maniglie,

  •  l’impugnatura e la forza prensile,

  •  la facilità d’uso e di manipolazione,

  •  il freddo a contatto con la superficie dell’impugnatura o l’aria che fuoriesce da utensili pneumatici,

  •  il rumore e

  •  la polvere

Azioni conseguenti la valutazione se si riscontra il superamento dei valori limite di esposizione

Il D.lgvo 81/2008 Titolo VIII capo III all’art.  "Disposizioni miranti a escludere o ridurre l'esposizione" vieta al comma 3 il superamento dei valori limite di esposizione, rispettivamente per mano-braccio A(8) = 5 m/s2 . Inoltre è vietato il superamento del valore awrms di 20 m/s2.
E’ prescritto che il datore di lavoro adotti "misure immediate per riportare l'esposizione al di sotto del valore limite di esposizione"

Tale aspetto è particolarmente rilevante, soprattutto in considerazione del fatto che, sia nel caso dell'esposizione del sistema mano-braccio che nel caso dell'esposizione a vibrazioni del corpo intero,  non esistono DPI anti-vibrazioni in grado di proteggere i lavoratori adeguatamente e riportare i livelli di esposizione al di sotto dei valori limite fissati dalla Direttiva, come ad esempio, nel  caso dei protettori auricolari in relazione al rischio rumore. In particolare nei casi in cui si rilevi il superamento del valore limite per tempi brevi - awrms >20 m/s2-  la riduzione del rischio alla fonte è l'unica misura da adottare al fine di riportare l'esposizione a valori inferiori ai limiti prescritti dalla Direttiva. Qualora in sede di valutazione si sia riscontrato il superamento dei valori limite si consiglia di consultare sempre la Banca Dati al fine di individuare le tecnologie a minor rischio disponibili, secondo quanto previsto dalla normativa.
Nel caso non si trovino macchinari in banca dati sarà necessario – da parte di chi valuta il rischio - effettuare un’indagine di mercato al fine di individuare le tipologie di macchinari idonee alla riduzione del rischio, e proporre l’acquisizione degli stessi in sede di rapporto di valutazione dei rischi.
A tal riguardo è importante tenere presente che i dati dichiarati dai costruttori ai sensi della Direttiva Macchine consentono di individuare, per ciascuna tipologia di macchinario, i modelli a basso livello di vibrazioni.
Inoltre la vigente normativa prescrive che, qualora siano superati i livelli di azione (mano braccio:  A(8) = 2,5 m/s2 ; corpo intero = 0,5 m/s2 ) il datore di lavoro elabori ed applichi un piano di lavoro volto a ridurre al minimo l'esposizione a vibrazioni, considerando in particolare:

  • Altri metodi di lavoro che richiedano una minore esposizione a vibrazioni meccaniche;
  • Scelta di attrezzature adeguate concepite nel rispetto dei principi ergonomici e che producano, tenuto conto del lavoro da svolgere, il minor livello possibile di vibrazioni.
  • Fornitura di attrezzature accessorie per ridurre i rischi di lesioni provocate da vibrazioni, per esempio sedili che attenuino efficacemente le vibrazioni trasmesse al corpo intero o maniglie che riducano la vibrazione trasmessa al sistema mano-braccio
  • Adeguati programmi di manutenzione delle attrezzature di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul luogo di lavoro;
  • Progettazione e l'assetto dei luoghi e dei posti di lavoro
  • Adeguata informazione e formazione per insegnare ai lavoratori ad utilizzare correttamente e in modo sicuro le attrezzature di lavoro, riducendo al minimo l'esposizione a vibrazioni meccaniche
  • La limitazione della durata e dell'intensità dell'esposizione
  • Orari di lavoro adeguati con appropriati periodi di riposo
  • La fornitura ai lavoratori esposti di indumenti di protezione dal freddo e dall'umidità
Tra i dispositivi accessori citati al terzo punto rientrano a pieno titolo i guanti certificati "anti-vibrazioni" ai sensi della direttiva EN ISO 10819. Pur non presentando generalmente  livelli di protezione elevati, come riportato di seguito in tabella 1, i guanti anti-vibrazioni sono comunque utili ai fini di evitare l'effetto di amplificazione della vibrazione trasmessa alla mano, generalmente riscontrabile per i normali guanti da lavoro, e di attenuare ulteriormente i livelli di vibrazione prodotti dagli utensili impiegati. Va inoltre considerato che un altro scopo importante dei guanti è quello di tenere le mani calde ed asciutte, il che può contribuire a limitare alcuni effetti nocivi indotti dalle vibrazioni.

Tabella 1 – Livelli di protezione minimi ottenibili dai  guanti anti-vibrazione stimati per alcune tipologie di utensili,

Tipologia di utensile

Attenuazione  attesa delle vibrazioni (%)

Utensili di tipo percussorio

< 10%

Scalpellatori e Scrostatori, Rivettatori

< 10%

Martelli Perforatori

< 10%

Martelli Demolitori e Picconatori

< 10%

Trapani a percussione

< 10%

Avvitatori ad impulso

< 10%

Martelli Sabbiatori

< 10%

Cesoie e Roditrici per  metalli

< 10%

Martelli piccoli scrostatori

< 10%

Utensili di tipo rotativo

 

Levigatrici orbitali e roto-orbitali

40% - 60%

Seghe circolari e seghetti alternativi

10% - 20%

Smerigliatrici angolari e assiali

40% - 60%

Motoseghe

10% - 20%

Decespugliatori

10% - 20%

La vigente normativa  prevede inoltre specifici obblighi di informazione e formazione per i lavoratori esposti a rischio vibrazioni e per i loro rappresentanti, in relazione a:

  • misure adottate volte a eliminare o ridurre al minimo il rischio vibrazioni;
  • livelli d'azione e valori limite;
  • risultati delle valutazioni;
  • potenziali lesioni derivanti dalle attrezzature utilizzate;
  • metodi per l'individuazione e segnalazione di sintomi e lesioni;
  • circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto alla sorveglianza sanitaria;
  • procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo l'esposizione a vibrazioni;
  • programma di sorveglianza sanitaria.

 

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