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Come comportarsi nel caso di esposizioni non professionali a sorgenti gestite dal datore di lavoro (C.5.1)?

Le esposizioni non professionali a sorgenti che ricadono sotto la gestione del datore di lavoro, devono essere contenute entro le restrizioni previste dalla normativa vigente per la tutela della popolazione come già illustrato in C.4.

Il datore di lavoro quindi deve assicurarsi che il lavoratore “non esposto per ragioni professionali” non sia soggetto a livelli di campo elettromagnetico superiori ai livelli previsti dai due D.P.C.M. del 2003 della normativa italiana per le due situazioni ivi espressamente previsti (elettrodotti – 50Hz e sistemi fissi per telecomunicazioni e radiotelevisivi - 100 kHz-300 GHz) ed ai livelli previsti dalla raccomandazione europea 1999/519 in tutti gli altri casi. La regola generale da seguire in proposito, possibilmente in sede di progettazione dei luoghi di lavoro, è quella di installare gli apparati emettitori di campi elettromagnetici in aree di lavoro adibite ad uso esclusivo degli stessi e comunque ad una distanza adeguata dalle altre aree di lavoro ove stazioni personale non esposto per ragioni professionali 

 

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