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B.14 Secondo quali criteri un ambiente termico puo' essere considerato omogeneo attorno al soggetto esposto?

Secondo quanto espresso al punto 5.2 della norma UNI EN ISO 7726 [20], un ambiente puo' essere considerato climaticamente omogeneo se, in ciascun istante, lo scarto fra il valore locale di ciascuna delle quattro quantità temperatura dell’aria, radiazione, velocità dell’aria e umidità, e il rispettivo valore medio spaziale, non eccede un dato valore massimo ammesso.

Quest’ultimo si ottiene moltiplicando l’accuratezza richiesta per la misura (UNI EN ISO 7726, Tabella 2) per un fattore correttivo X (UNI EN ISO 7726, Tabella 4). Ad esempio per la temperatura dell’aria l’accuratezza richiesta è di 0,5°C ed il fattore correttivo X vale 3 per valutazioni di comfort e 4 per valutazioni di stress, da cui si inferisce una fluttuazione spaziale massima ammessa di 1,5°C per valutazioni di comfort e 2°C per valutazioni di stress.

La verifica strumentale dell’omogeneità su tutti i parametri ambientali può risultare dispendiosa temporalmente (ed economicamente); un approccio di controllo rapido in fase preventiva potrebbe essere quello di effettuare la verifica solo mediante la stima della fluttuazione spaziale della temperatura dell’aria.

Nel caso in cui questa verifica preliminare di omogeneità dia esito positivo, si procede eseguendo una sola misura nella zona dell’addome, ovvero in prossimità del baricentro del soggetto (vedi tabella B.14.1).

 

Tabella B.14.1 – Pesi da assegnare alle misure delle quantità fisiche ambientali per il calcolo dei valori medi (tratta dalla Tabella 5 della norma UNI EN ISO 7726)

 

Posizione dei sensori

Peso da assegnare per il calcolo della media

 

Ambiente presunto omogeneo

Ambiente presunto disomogeneo

 

Classe C

Classe S

Classe C

Classe S

Livello testa

 

 

1

1

Livello addome

1

1

1

2

Livello caviglie

 

 

1

1

Nel caso contrario, in cui esistano indicazioni preliminari di disomogeneità, si procede eseguendo tre misure a tre diverse altezze (livello testa / addome / caviglie, vedi la tabella B.8.1), ed eseguendo poi opportune medie con i pesi indicati nella tabella B.14.1. In questo caso, in ambienti di Classe S il valore registrato all’altezza dell’addome pesa il doppio nella media perché è indicativo dell’esposizione degli organi maggiormente sensibili presenti nel nucleo del soggetto.

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