Le più autorevoli organizzazioni internazionali (ICNIRP, ILO, WHO) e nazionali (Istituto Superiore si Sanità) preposte alla tutela della salute e della sicurezza e gli studi epidemiologici condotti in ambito internazionale concordano nel considerare la radiazione ultravioletta solare un rischio di natura professionale per tutti i lavoratori che lavorano all'aperto (lavoratori outdoor) elencati a titolo indicativo- nelle tabelle 1 e 2, da valutare e prevenire alla stregua di tutti gli altri rischi (chimici, fisici, biologici) presenti nell'ambiente di lavoro. In particolare per tali lavoratori sono da tempo individuate e caratterizzate molte patologie fotoindotte, i cui organi bersaglio sono pelle ed occhi. La principale patologia fotoindotta è senz’altro il cancro della pelle.
Tab. 1a Elenco delle attività che possono comportare elevato rischio di esposizione a radiazione UV solare
Lavorazioni agricolo/forestali |
Floricoltura - Giardinaggio |
Bagnini |
Istruttori di sport all'aperto |
Edilizia e Cantieristica stradale/ferroviaria/navale |
Lavorazioni in cave e miniere a cielo aperto |
Pesca e Lavori a bordo di imbarcazioni, ormeggiatori, attività portuali |
Addetti alle attività di ricerca e stoccaggio idrocarburi liquidi e gassosi nel territorio, nel mare e nelle piattaforme continentali |
Tab. 1b Elenco delle attività che possono comportare rischio di esposizione a radiazione UV solare
Parcheggiatori |
Operatori ecologici/netturbini |
Addetti a lavorazioni all'aperto o in piazzali |
Manutenzioni linee elettriche ed idrauliche esterne |
Rifornimento carburante: stradale/aeroportuale |
Portalettere/ recapito spedizioni |
Polizia municipale / Forze ordine/militari |
Manutenzioni piscine |